mercoledì 24 novembre 2010

#9






Alle 2:52 di questa mattina terminava la nostra telefonata....


avrei dovuto da subito capire il tuo stato d'animo, i tuoi pensieri che s'incupivano.... l'imminente desiderio di piangere..

avrei dovuto avere più rispetto di te in quel preciso istante....... ma aspettavo così tanto per sentirti dal momento in qui avevamo chiuso la telefonata la notte prima......


Quando al telefono mi hai detto "Ciao"....

..avrei voluto essere una custodia per StarTac...
..avrei voluto consolarti..
..avrei voluto esserti vicino..e stringerti..
..avrei voluto bere le tue lacrime


Ho maledetto solo me stesso!


ho preso un pezzo di carta.... ed ho scritto queste poche righe
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Gocce da Giove cadono giù dal cielo...

..sono le notti più lunghe...quelle che ti fanno digerire il veleno che scorre dentro.

Il rumore delle tue parole....
...nient'altro avverto in me..

Ma ora cado al suolo...
..e avverto l'energia che abbandonandomi diventa polvere e incenso.

Ora sento l'acqua colpirmi.

Sensazioni estranee a me,
ma questa notte è diversa... svegliarmi non posso!


Un immenso oceano ricopre il mio corpo: Sono i tuoi occhi che mi guardano.

Cupi pensieri mischiano i miei sentimenti alle tue lacrime: E' il profumo dei tuoi capelli.

Caldo torrido d'estate: E' il tuo corpo sul mio.”





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