giovedì 27 ottobre 2011

_quindici



ovunque proteggi.


ovunque proteggi la mente e il cuore.


spesso vengo invaso da una sensazione improvvisa,
una scossa precisa, fulminea,


una voglia di dire:
"benvenuta nel mio pianeta"
"benvenuta nella mia esistenza"


notti insonni fatte di sogni
mattine surreali fatte di allucinazioni,


il resto è soltanto musica e parole scritte, ma sopratutto musica.


non sono mai stato così attaccato materialmente e nel profondo ad un oggetto.


anche se per mia indole tengo a conservare anche lo scontrino di un'acquisto, non esiste un oggetto così profondo e uguale a me, fatto di me, 
come il mio Ipod.


lui è soltanto lui è una parte di me stesso staccata che riproduce fedelmente quello che il mio cuore prova e crea, convertendo tutto in note musicali.


non esiste cosa più bella, più bella.


8177 brani, 
un contenitore esclusivo, molto personale, morbosamente mio.


sulla strada, in bus, in aereo, in treno, in giro con me per il mondo, e ovunque abbia postato il mio sguardo,


in questi posti
in questi luoghi,


ed anche qui.


notti intere ad ascoltare musica, sotto le coperte, tra le lacrime di uno sconforto, tra le gioie improvvise che la vita regala,


amore
tanto amore
amore allo stato puro, stratificato nel suo colore più vivo,


al telefono,
voltando le spalle ad un emozione, 


nel silenzio e nel buio di posti che rimarranno per sempre nella mia memoria.


il mio -mondo sommerso- lui e soltanto lui a darmi lo stimolo di una lacrima accolta da un sorriso.


ha già una sua playlist, un contenitore riservato dove ci sto mettendo tutto ciò che mi rappresenta.


musica come asfalto per la sua strada, quella che dovrà percorrere,
musica come cuscino per la notte,
come clorofilla per le piante,


come la sensazione precisa di trovarsi in ogni posto la mente lo desideri.


avrà la sua musica,
sceglierà le sue emozioni, 


come io da bambino ho scelto le mie, 
una totale libertà e indipendenza musicale,
che poi è diventata dipendenza...


quella dipendenza unica e inverosimile....
che mi fa sgranare gli occhi quando loro stessi si cibano di amozioni che non si toccano con la mano....







ho una gran voglia di dire:


"benvenuta nel mio pianeta"
"benvenuta nella mia esistenza"




quindici














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